Elogio del Trullo
ELOGIO DEL TRULLO
di Andrea Camilleri
“Il fatto sorprendente di abitare un trullo è che questo ti impone una nuova visione del mondo. Dentro un trullo non esistono spigoli, esiste la circolarità. Te ne accorgi solo quando ci sei dentro. Lo sguardo che i muri determinano ti obbliga a pensieri circolari e questo, in circostanze normali, accade raramente. Il nostro sguardo incontra di continuo spigoli, triangoli, punte che interrompono la visione e quindi l’osservazione. I nostri pensieri sono quindi costretti a “stare” dentro linee interrotte. Nella visione interna del trullo, invece, il coordinamento del pensiero scorre in modo assai più fluido soprattutto nel caso di un’invenzione narrativa o poetica. Ecco, se penso al trullo penso immediatamente alla circolarità del pensiero nel trullo.”
(Lo scrittore Andrea Camilleri, omaggia il trullo che lo accolse in Valle d’Itria – vasta area al centro della Puglia con il maggior numero di Trulli – in una contrada tra Locorotondo e Alberobello, e in cui trascorse la luna di miele)
—
Tratto dal libro “Elogio del Trullo”
di Giuseppe Giacovazzo