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La Melagrana

LA MELAGRANA
Ottobre rosso rubino

“La melagrana è come un seno
vecchio di pergamena,
e il capezzolo si è fatto stella
per illuminare il campo.

È un’arnia minuscola
col favo insanguinato,
e le api l’hanno formata
con bocche di donne.

Per questo scoppiando ride
con porpore di mille labbra…

La melagrana è un cuore
che batte sul seminato,
un cuore sdegnoso
dove non beccano gli uccelli,
un cuore che fuori
è duro come il cuore umano
ma dà a chi lo trafigge
odore e sangue di maggio.

Ma la melagrana è il sangue,
sangue sacro del cielo,
sangue di terra ferita
dall’ago del torrente.
Sangue del vento che viene
dal rude monte graffiato.
Sangue del mare tranquillo,
sangue del lago dormiente.

La melagrana è la preistoria
del sangue che portiamo,
l’idea di sangue, chiuso
in globuli duri e acidi,
che ha una vaga forma
di cuore e di cranio.

O melagrana aperta, tu sei
una fiamma sopra l’albero,
sorella carnale di Venere,
riso dell’orto ventoso.
Ti circondano le farfalle
credendoti un sole fermo
e per paura di bruciarsi
ti sfuggono i vermi.

Perché sei la luce della vita,
femmina dei frutti.
Chiara stella della foresta
del ruscello innamorato.

Potessi essere come sei tu, frutto,
passione sulla campagna!“

(“Ode alla Melagrana”, Federico Garcia Lorca)


MELAGRANA
La Melagrana (detta anche “mela granata” o solo “granata”), dal latino malum granatum, è il frutto del Melograno, molto diffuso nel bacino del Mediterraneo. Il suo interno si presenta diviso in partizioni che proteggono i semi del frutto, detti arilli, che comunemente chiamiamo acini. In ogni frutto possono essere presenti più di 600 acini che raggiungono il colore rosso rubino quando sono al massimo della maturazione e hanno una polpa dal sapore un po’ acidulo. Il melograno è considerato un potente afrodisiaco, a pari merito col cioccolato.

(Melagrane di Puglia)

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